I Quartieri
Il progetto QuA! opera su tre quartieri di Ancona, Palombella, Vallemiano e Archi con i seguenti obiettivi:
• creare una rete stabile pubblico-privato orientata ai servizi di welfare di comunità e all'attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale;
• potenziare le occasioni di civismo e auto-mutuo aiuto e stimolare il coinvolgimento dei residenti in attività di cura, manutenzione e riqualificazione dei beni, degli spazi comuni e del verde pubblico;
• creare occasioni culturali di socialità, convivialità e scambio attraverso la creatività, la cultura e l’arte.
Quartiere Marchetti / Archi
Il supercondominio di via Marchetti e via Pergolesi rappresenta di per sé un quartiere della più ampia zona degli Archi. È un groviglio di casette e cortili unico nel panorama dell’edilizia popolare. 21 edifici e 137 alloggi, la maggior parte dei quali in modesto stato di conservazione. Caratterizzato da una forte componente di immigrati, è un melting pot di culture, etnie e religioni diverse, con comunità indiane, pakistane, bengalesi, nordafricane e rom. La proprietà delle abitazioni ad oggi è a metà tra privato (49%) e pubblico (28% del Comune, 23% di Erap) .
Il quartiere degli Archi è uno dei rioni anconitani dal carattere più marcato, Nel tempo tipico rione portuale, animatissimo e popolare, abitato in prevalenza da pescatori e da altri lavoratori marittimi in adiacenza al Mandracchio ossia la parte del porto che ospita i pescherecci. Il rione prende nome dai cinque isolati porticati che sorgono lungo un lato della via principale, via Marconi (detta anche via degli Archi). Importante la presenza delle comunità straniere la maggior parte delle quali trova occupazione nel settore della pesca.

Quartiere Vallemiano
A dispetto della caratteristica principale della città di Ancona, che si sviluppa prevalentemente su versanti collinari, come narra il nome stesso, Vallemiano si distende lungo il tratto mediano della valle del torrente Miano. È un rione popolare sorto nei primi anni del Novecento intorno al Mattatoio, che ancora ne costituisce l’emergenza monumentale principale, notevole esempio di archeologia industriale. In un edificio recuperato dell’area (che rimane nella sua grandissima parte ancora dismessa) opera l’associazione Casa delle Culture importante presidio sociale e culturale del quartiere.
Oltre che dal mattatoio l’atmosfera del rione è segnata dalla presenza della linea ferrata per il Sud, dal torrente che scorre in ampia valle agricola fino ai margini urbani, dal deposito degli autobus e dei filobus, dalla grande caserma dei Vigili del Fuoco. Due strade sopraelevate ad alto traffico (via della Ricostruzione e asse nord-sud) ne condizionano la vivibilità.

Quartiere Palombella
La Palombella sorse all’inizio del Novecento lungo la via Flaminia, quando era ancora parte della strada statale 16 Adriatica. Tipico rione di ingresso urbano, prettamente popolare, è stretto tra la linea ferroviaria e le rupi di Posatora. Gli abitanti del rione sono sempre stati in prima fila durante le lotte sociali che caratterizzarono la città di Ancona nel Novecento; si ricordano al proposito alcuni momenti significativi: nel 1920 durante la Rivolta dei Bersaglieri, straordinario esempio di sommossa armata contro il governo, le famiglie della Palombella aderirono in massa alla ribellione; dopo la Seconda guerra mondiale, l’inaugurazione nel 1948 della Casa del Popolo poté avvenire grazie all’opera disinteressata degli abitanti del rione, che la costruirono interamente; nel 1949 fu offerta ospitalità agli abitanti della frazione della Castelletta di Fabriano, che erano arrivati a piedi ad Ancona per richiamare l’attenzione sulle loro difficili condizioni di vita; negli stessi anni le famiglie della Palombella accolsero nelle proprie case molti bambini di Lavello (PZ) i cui genitori erano stati arrestati perché avevano occupato dei latifondi per poterli coltivare. Veniva pubblicato anche un giornale (“La voce del rione”) per informare sulle attività sociali della Palombella. Fu sede fino a pochi decenni fa di importanti industrie cittadine: quella dei medicinali Angelini, ora trasferita nella zona industriale della Baràccola, la fabbrica della Birra Dreher, ora dismessa, e la fornace Verrocchio, antica fabbrica di laterizi. Questi ultimi due vuoti industriali sono oggetto ora di un importante opera di recupero e rifunzionalizzazione. Purtroppo il quartiere è stato duramente colpito dalla grande frana del 13 dicembre 1982 che ne ha segnato duramente lo sviluppo.

Il complesso abitativo che sorge intorno a via Marchetti è un’area che sarà oggetto di importanti trasformazioni urbane ad opera del Comune di Ancona. Per la sua conformazione e densità abitativa è un luogo in cui possono crescere sinergie tra coloro che ci vivono, gli enti pubblici come l’ERAP e si possono sperimentare formule di supporto recipro, scambio di competenze e rapporti di vicinato significativi per riscoprire il valore dei legami comunitari così come erano coltivati in passato, come gli abitanti ci hanno raccontato.
INDIRIZZO
Via Marchetti 7/I
60125 Ancona
ORARI
Lunedì, mercoledì, giovedì ore 15.30-19.30
Martedì e venerdì ore 9.00-12.00
CONTATTI
T. 329 21 67 460
info@progettoqua.it
L’accesso allo Sportello è libero ma è preferibile contattarci preventivamente per fissare un appuntamento
Nel quartiere sono stati avviati a partire dal 2019 due processi di ascolto e rigenerazione, Palombellissima e RigenerArci, che hanno riattivato la comunità residente nella ricostruzione e valorizzazione degli aspetti identitari dell’area, intrecciando l’eredità e la memoria con le dinamiche di trasformazione urbana presenti e future.
INDIRIZZO
Via Flaminia 91
60120 Ancona
ORARI
Lunedì, martedì e giovedì ore 16.00-20.00
Mercoledì e venerdì ore 9.00-12.00
CONTATTI
T. 329 58 49 258
info@progettoqua.it
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Casa delle Culture inizia la sue attività nel 2007, quando il Comune di Ancona affida all’associazione gli spazi ristrutturati dell’ex cella frigorifera del Mattatoio di Vallemiano.
Si compone di una biblioteca e di uno spazio polifunzionale che ospita attività, iniziative ed eventi di carattere culturale, artistico e sociale; appartengono a Casa delle Culture 15 associazioni e singoli soci.
Casa delle Culture rivolge da anni interesse al quartiere in cui sorge, accogliendo e stimolando un’operazione di dialogo e collaborazione tra gli abitanti, lo sviluppo di iniziative volte alla valorizzazione delle risorse dell’area e la riscoperta della memoria collettiva: tra le iniziative ricordiamo la riqualificazione di Direzione Parco, il servizio di Portierato Sociale, il giornalino “Vallemiano – Narrazioni di Comunità”.
INDIRIZZO
c/o Casa delle Culture
Via Valle Miano 46
60125 Ancona
ORARI
Dal lunedì al venerdì ore 14.30 – 18.30
CONTATTI
T. 375 50 78 615
info@progettoqua.it
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